Molte hanno perso la vita per mano di uomini che si arrogano persino il diritto di affermare che la colpa è la loro, delle donne, se non avessero parlato, se non fossero uscite, se non avessero fatto arrabbiare i loro compagni. Quel che è peggio è che l’opinione pubblica non è da meno, ogni giorno ci dimostra come nessun passo avanti è stato fatto. Nonostante leggi sempre più precise e severe, nonostante battaglie spesso vinte, le donne vengono defraudate di molti, troppi di tali diritti, che si materializzano in mancanza di opportunità a iniziare da quella di essere donne, femmine, diverse e complementari all’uomo.
Solo la donna ha determinate capacità, non ultima quella di procreare, ma soprattutto quella di sapere guardarsi intorno e darsi da fare là dove c’è bisogno. Ha la capacità di dedicarsi al prossimo con dedizione e amore, ed è con questa sua innata predisposizione che cerca ora e da sempre di combattere per i propri diritti: non aggressiva, ma comprensiva, non egoista, ma altruista, non esclusiva, ma inclusiva e accogliente, perché non è a sé stessa che pensa, ma al bene di tutti. E allora perché le viene impedito sempre di più di essere sé stessa? Ha capacità non superiori, ma diverse e particolari delle quali sarebbe invece bene approfittare, farle proprie, comprenderle e utilizzarle per il bene comune.